I più attenti ricorderanno che fino a un paio di mesi fa era eresia parlare del siero magico come un qualcosa di sperimentale, di non accuratamente testato. Ricordiamo il giornalista David Parenzo che mandava letteralmente a quel paese chiunque lo sostenesse perché, ci “spiegava”, degli incredibili sforzi compiuti dalle case farmaceutiche e le varie agenzie per il farmaco nazionali e internazionali per accelerare al massimo la fase di sperimentazione. In pochissimi mesi, diceva, sono state concentrate le sperimentazioni su cavie che normalmente richiedono anni e anni di lavoro.
Ma la cosa non tornava già allora, perché a meno di non possedere una macchina del tempo, nessuna sperimentazione accelerata può sapere quali siano gli effetti a lungo termine di una qualunque sostanza. La cosa è stata ovviamente sempre più sdoganata, al punto che i più alti vertici, sia politici che sanitari, parlano ormai apertamente di farmaco sperimentale.
Se fossero dotati di senso del pudore, personaggi come David Parenzo dovrebbero chiedere scusa alla popolazione intera o quantomeno alle decine e decine di persone da lui insultate non più tardi di due o tre mesi fa quando gli facevano notare che il farmaco era ovviamente sperimentale. Ovvio per tutti, tranne per gli strilloni governativi.