Più della metà dei ricoverati nel Regno Unito è vaccinato

Purtroppo viene a cadere anche uno degli ultimi punti spesso richiamati dai sostenitori, verrebbe da dire fanatici, pro-vax. Prima non era sperimentale perché miliardi erano stati spesi per accelerare la sperimentazione salvo poi sentirsi dire dai virologi, costretti dai fatti, che siamo cavie e che rischiamo la vita per un bene superiore. Poi è stato il turno della protezione globale e dell’immunità di gregge: se ti vaccini non stai solo salvando te stesso ma soprattutto gli altri, perché la tua libertà finisce dove inizia quella di un’altra persona. Anche questa smentita perché a detta di Pfizer (ma non dei giornalisti italiani) non c’è nessuna prova che il vaccino impedisca o riduca il contagio verso gli altri. Ma era rimasta una boa di salvataggio a cui aggrapparsi: se ti vaccini riduci una malattia mortale a un raffreddore e non è detto che ti venga. Smentita anche questa perché Patrick Vallance, consigliere scientifico del governo britannico, ha dichiarato in conferenza stampa che oltre il 60% dei ricoverati in ospedale nel paese aveva ricevuto il vaccino. Non c’è pace per chi le tenta tutte per giustificare di essersi iniettato qualcosa di sperimentale che non sembra funzionare come dovrebbe. Anzi ci va molto lontano.
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